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cosa vedere nel parco del pollino

Arrocata ai piedi del Monte Sellaro, sul costone di roccia che sovrasta il profondo canyon del Caldanello, Cerchiara vanta origini nobili e remote (dal 1500 fu Ducato della famiglia Pignatelli). Già nel periodo Bizantino (X sec.) si parlava di questo borgo – chiamato Circlarium – baricentro di un’area monastica di grande importanza. 

Cerchiara è anche nota come “Città del Pane”. Qui infatti si produce il pane artigianale osservando l’antica tradizione del lievito madre e della cottura a legna. Al “Pane di Cerchiara”, a cui è stato riconosciuto il marchio De.C.O., è dedicato un museo realizzato in un antico mulino del 1800, sito nei vicoletti del centro storico. Al suo interno si possono trovare attrezzi dell’epoca, vecchie macine e raffigurazioni della vita contadina, risalenti a tempi in cui il grano veniva trebbiato e portato al mulino per ottenere la farina, elemento alla base della cucina mediterranea. Presso le accoglienti trattorie di Cerchiara è possibile degustare i piatti tipici della cucina tradizionale.

borgo pollino

Centro storico e castello

Uno scenario medioevale

Le stradine di questo borgo medioevale conservano i segni della sua storia. Camminando nei vicoli si sente ancora oggi l’odore del pane fatto in casa appena sfornato. Nella parte più antica del paese si trovano i ruderi del  Castello normanno, il cui primo impianto risale al 300 d.c. Fu il centro amministrativo di questo paese (un tempo tra i più popolati dell’Alto Jonio) e successivamente dimora delle famiglie nobili (tra cui i Pignatelli). Fanno parte del patrimonio storico-artistico di Cerchiara  la chiesa di S. Antonio con l’anneso convento degli Osservanti (XVII sec.), la chiesa di S. Giacomo (XV sec.), rifatta in stile barocco nel XVIII secolo e la chiesa di S. Pietro apostolo, in stile rinascimentale. 

santuario santa maria delle armi

Santa Maria delle Armi

Un santuario dell’XI secolo

Il Santuario di Santa Maria delle Armi (dal greco Tōn armōn ossia “delle grotte”) è tra i più pregevoli complessi monumentali di origine medioevale della Calabria. Luogo di preghiera e meditazione, alle pendici del Monte Sellaro, da secoli meta di sentiti pellegrinaggi. Il maestoso complesso, incastonato nella roccia, lascia senza parole per il suo splendore e per l’ affascinante scenario nel quale è immerso. La sua festa religiosa cade il 25 Aprile, dal 1846, a seguito di una grazia ottenuta dagli abitanti di Cerchiara per intercessione della Madonna.

grotta delle ninfe

Grotta delle Ninfe

Una sorgente di acqua sulfurea

Secondo la mitologia greco-romana, la grotta, in cui sgorgano le preziose acque termali, rappresentava la dimora nascosta in cui era custodito il leggendario talamo di Calipso, che secondo il racconto dell’Odissea avrebbe sedotto Ulisse tentando di sviarlo dal suo viaggio di ritorno ad Itaca. La grotta prende dunque il nome dalle Ninfe Naiadi. Al di là della mitologia, ritrovamenti archeologici dimostrano che in antichità queste terme erano frequentate dai Sibariti. E’ tra le maggiori terme naturali della Calabria e le acque sulfuree sgorgano dal cuore della grotta ad una temperatura di 30°. Nelle sue profondità si formano fanghi noti per le loro proprietà terapeutiche e per la cura delle pelle.

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